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Friday, October 19, 2012

L’UOMO CHE MISURO’ LA TERRA A DORSO DI CAMMELLO (parte1/3)

La storia di come Eratostene di Cirene calcolò la circonferenza del Mondo, almeno secondo sciencemug. (Parte 2/3; 3/3)



Il rumore leggero della sabbia spostata dal vento torrido si alterna allo sporadico rummel del cammello che porta in giro le sue due gobbe, annoiato, e del tutto indifferente all’uomo barbuto che gli sta sul dorso.
- Ohi, bestiaccia dall'alito gentile come una paté di gorgonzola ammuffito... sveglia! Tieni il passo - biascica l'uomo barbuto che di nome fa Eratostene e che, vivendo nel terzo secolo prima dello 0, non ha la più pallida idea di che cosa sia il gorgonzola, ma la storia la racconto io quindi fo' come mi pare e piace e morta qui.
Eratostene è nato a Cirene, in quella che oggi è la Libia. Ai suoi tempi il mondo non ha ancora conosciuto la devastante potenza dei Romani, ancora impegnati nella conquista della penisola italiana e non ancora impegnati nella famosa querelle con Asterix e Obelix. Ai tempi di Eratostene, soprattutto, l’effimero impero di Alessandro Magno si sta inesorabilmente sfaldando e la città sul Mediterraneo che porta il nome del conquistatore è la più importante dell’Egitto dei Tolomei, la città del più grande faro mai costruito, la sede della più grande biblioteca mai vista. Eratostene è arrivato ad Alessandria intorno al -240, a circa 30 anni, come precettore del figlio di Tolomeo III. Adesso è direttore della biblioteca e custode di tutti i suoi testi, 700,000 o giù di lì.
Ritratto di Eratostene
Ritratto di Eratostene (public domain; fonte: Wikimedia Commons)
Eratostene è un uomo curioso, intelligente, studia e si occupa di matematica, astronomia, geografia, ma anche di storia e poesia. I suoi amici per questo lo hanno soprannominato 'pentathlos', perché lo paragonano ad un atleta che si dedica a più discipline.
I suoi detrattori invece lo chiamano 'beta', per sottolineare come sia sempre secondo allo specialista ‘alfa’ in ogni campo del sapere si cimenti.
- Dì un po', cammello, lo sai perché mi serve che tu tenga un'andatura costante?- chiede Eratostene all'animale mentre guarda il gruppo di palmizi che stanno per raggiungere.
- Perché sei un bipede paranoico e sudaticcio che crede di poter in qualche bizzarro modo misurare la circonferenza del Mondo senza la tecnologia degli alieni che hanno costruito le piramidi*? - pensa compassato l'animale, anche se un meno compassato – eahhhrg! – è l'effettiva risposta che gli esce dalla bocca e arriva al filosofo accompagnata da una zaffata tiepida e dal tanfo
vagamente allucinogeno tanto è mefistofelico.
- Come immaginavo - attacca Eratostene - tu non ne hai la più pallida idea, mio ruminante compagno di viaggio nonché futuro animale immagine di una nota marca di piccoli e sottili cilindri cartacei pieni di foglie essiccate e additivi chimici assortiti... -
- Eahhhrg!: ma smettila di fare il ciccio sapientino verboso umano dal futuro 
ipotricotico...
- Mi serve che tu tenga un'andatura costante - continua impassibile Eratostene questa volta schivando l'alitosi del cammello – perché sto misurando una distanza, la distanza tra Alessandria d’Egitto e Siene, che sarà conosciuta come Assuan, la città dell’imponente diga sul Nilo, oRRa... almeno stando a quello che mi ha miagolato in confidenza il gatto sacro del Faraone dopo aver fatto bisboccia con sei scodelle di latte acido e aver fumato erba gatta tutta notte... -
- Eahhhrg!: e arriva al dunque per Ra! -
- Comunque – continua il 'pentathlos' agitando le mani mentre parla - visto che so quanta distanza una bestia indolente e gobbuta come te percorre in un giorno, e visto che siamo in marcia da 4 giorni e arriveremo a Siene per certo domani, ecco che so quanta distanza, in stadi, separa Alessandria da Siene!- finisce soddisfatto Eratostene chiosando con un mezzo inchino rivolto a non si capisce bene chi.
- Eahhhrg! Eahhhrg!: Seee, adesso voglio proprio sapere quanti Old Trafford ci vogliono per andare da Alessandria a Siene voglio... oh, Pitagora dei poveri, ma parla come mangi e dì che uno stadio sono 157.5 metri! E poi, dico, ma li vuoi fare 'sti calcoli o no? No perché guarda che io al massimo arrivo a contare fino 4, a 5, usando anche la coda... -
Eratostene non risponde perché, stanco e cullato dal dondolio del cammello, si è addormentato.
Il cammello continua placido la marcia e il suo passeggero non si sveglia fino alla mattina dopo, quando la strana coppia di viaggiatori arriva a destinazione.
Disegno del cammello di Eratostene
Il cammello di Eratostene (by sciencemug)
Il rummel del cammello e il fracasso che viene dal mercato di Siene svegliano il filosofo che, finendo con scioltezza a voce alta un discorso fino a quel punto solo sognato, di botto dice – 1000 stadi al giorno, cioè 157.5 kilometri al giorno per 5 giorni. Fanno un totale di 5000 stadi, cioè 787.5 kilometri, che è appunto la distanza tra Alessandria e Siene. -
- Eahhhrg!: apperò, a fare il calcolo ci hai messo solo una notte intera, complimentoni pallottoliere umano dei miei zoccoli... -
- Ma la domanda che ti starai sicuramente facendo adesso, oh parente sfortunato del dromedario, è: “ma perché proprio a Siene siam dovuti venire? Non potevamo andare, che ne so, a Tebe?”-
- A dire il vero, visto che oramai eravamo in marcia, io sarei arrivato fino a Sharm el-Sheikh, così almeno si faceva il bagno e ci rilassava un po' in spiaggia - rimugina in silenzio il cammello.
- La risposta è semplice, mio ungulato compagno puzzolente. Siamo a Siene perchè i miei amici di Facepapiro mi han detto che Siene è sullo stesso meridiano di Alessandria. Inoltre gli amichetti miei mi han detto che Siene si trova proprio sul Tropico del Cancro e quindi il 21 giugno, il solstizio d’estate, a Siene i raggi del Sole illuminano il fondo dei pozzi a mezzogiorno. In quel giorno e quell'ora, cioè, a Siene, i raggi del Sole cadono perpendicolari alla superficie terrestre. -
- Eahhhrg!: embè? -
- Vedi, cammello curioso – continua Eratostene come avesse afferrato la natura interrogativa del rummel – il fatto è che io sono un brillante pensatore, conosco la geometria Euclidea, ritengo che i raggi del Sole siano paralleli quando raggiungono la Terra e condivido con i miei contemporanei l’idea che la Terra sia sferica. -
- Eahhhrg!: oRRa che frullato di farloccherie al gusto sbruffone...-
- Ma, soprattutto – continua placido e compito Eratostene - ho capito che per calcolare la circonferenza del Mondo avevo bisogno di conoscere con precisione quanto lontana fosse Alessandria da Siene e i suoi pozzi. -
- Vieni, mio buon cammello – dice improvvisamente dolce il 'phentatlos' – andiamo a rifocillarci con acqua e datteri a volontà. Stasera ripartiremo per Alessandria e durante il viaggio di ritorno ti spiegherò che cosa succederà nella nostra città il prossimo solstizio d'estate e come il tuo padrone entrerà nella storia! - finisce Eratostene con gli occhi lucidi mentre il cammello scuote il muso.
- Eahhhrg!: oRRa, ma perché, perché quella volta all'allevamento non mi ha comprato un muto o almeno, che so, il circo Orfeico, perchè? -


* sciencemug NON condivide le opinioni del signor Cammello di Eratostene riguardo l'origine aliena delle Piramidi egizie.


FONTI:
- Dutka, J. (1993). Eratosthenes' measurement of the earth reconsidered. Archive for History of Exact Sciences 46, 55-66.
- Goldstein, B. R. (1984). Eratosthenes on the “measurement" of the earth. Historia Mathematica 11, 411-416.
- The MacTutor History of Mathematics archive. Eratosthenes of Cyrene. University of St Andrews Scotland.

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